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BIENNE - Ammonta a 650'000 franchi l'ammanco scoperto lo scorso autunno nelle casse della Procura minorile di Bienne, per il quale è stata accusata una ex contabile. La donna è stata ora rinviata a giudizio per appropriazione indebita e falsità in documenti.
I reati sono stati commessi tra il 2010 e il 2016, indica in una nota diramata oggi la Procura cantonale per il perseguimento dei delitti economici.
Le irregolarità erano state scoperte lo scorso settembre durante una normale revisione dei conti. Il 2 novembre gli inquirenti avevano ipotizzato una somma delittuosa tra i 400'000 e i 500'000 franchi. Le indagini successive hanno però rilevato un ammanco ancora maggiore.
La dipendente sospettata, licenziata con effetto immediato dopo nove anni di servizio, ha confessato di aver avuto accesso al denaro falsificando giustificativi e contabilità. Dovrà ora rispondere dei suoi atti davanti al Tribunale penale economico.
