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BERNASolar Impulse 2 si appresta a concludere un'impresa storica

25.07.16 - 14:07
Partito nella notte tra sabato e domenica dal Cairo, arriverà a Abu Dhabi, dove era partito il 9 marzo 2015
Solar Impulse 2 si appresta a concludere un'impresa storica
Partito nella notte tra sabato e domenica dal Cairo, arriverà a Abu Dhabi, dove era partito il 9 marzo 2015

BERNA - Solar Impulse 2 si appresta a concludere la storica impresa di un giro del mondo a sola propulsione solare. Il velivolo è decollato nella notte fra sabato e domenica dal Cairo a destinazione di Abu Dhabi, dove era partito il 9 marzo del 2015.

Durante il periplo attorno al globo due piloti svizzeri si sono alternati alla guida, Bertrand Piccard e André Borschberg. L'impresa avrebbe dovuto durare inizialmente cinque mesi, ma le condizioni meteorologiche hanno causato numerosi ritardi.

Il velivolo ha fatto dapprima scalo a Mascate (Oman), Amedabad e Varanasi (India), prima di sostare a Mandalay (Birmania). La successiva tappa, con arrivo in Cina, è stata particolarmente difficile: al di sopra dell'Himalaya Piccard ha dovuto fare i conti con un pannello solare difettoso.

Malgrado tutto, Solar Impulse 2 è riuscito ad atterrare senza difficoltà a Chongqing, prima di ripartire per Nanchino (Cina). Il 30 maggio è decollato a destinazione di Hawaii (Usa), ma il cattivo tempo lo ha costretto a temporeggiare e ad atterrare a Nagoya, in Giappone, per riparare un'ala danneggiata dal forte vento.

Il velivolo è ripartito solo il 28 giugno e Borschberg ha raggiunto Hawaii il 3 luglio: ha percorso 8924 chilometri in 118 ore, la più lunga tappa del viaggio, battendo un record detenuto fino ad allora dall'americano Steve Fosset.

Dopo una lunga pausa per riparare le batterie, surriscaldate, l'aereo è ripartito il 21 aprile di quest'anno da Honolulu e ha fatto scalo a San Francisco, Phoenix, Tulsa, Dayton, Leigh Valley e New York, negli Usa, prima di attraversare l'Atlantico e atterrare a Siviglia, battendo un altro record. L'aereo ha lasciato in seguito la Spagna per raggiungere l'Egitto, dove è atterrato al Cairo, il 13 luglio.

Apertura alare di 72 metri - Costruito in Svizzera, il velivolo in fibra di carbonio ha un'apertura alare di 72 metri, più ampia di quella di un Boeing 747, ma con un peso di appena 2300 kg, più o meno come un SUV, contro le 180 tonnellate del Jumbo Jet. Sulle ali trovano posto più di 17 mila celle fotovoltaiche in silicio, che danno energia a 4 motori elettrici e caricano oltre 630 kg di batterie al litio.

Con questa dotazione, il Solar Impulse 2 è il primo velivolo solare al mondo in grado di volare giorno e notte. L'apparecchio ha viaggiato a velocità medie comprese fra 50 e 90 chilometri orari. Necessita comunque di un pilota molto attento, perché vista l'apertura alare e la bassa velocità può effettuare virate solo molto "morbide".

L'obiettivo dell'aereo è propagandare le energie rinnovabili: il progetto punta a dimostrare che le tecnologie basate su di esse possono riuscire nell'affrontare sfide ritenute impossibili e rappresentano quindi il futuro.

Non sono mancate però voci critiche che sostengono come Solar Impulse 2 dimostri invece l'esatto opposto: il fatto che per spostare un'unica persona sia necessario un enorme sforzo tecnico e finanziario mostra che in tempi prevedibili il solare non avrà alcun ruolo nell'aviazione.
 
 

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