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ZURIGODramma di Flaach, il Parlamento bocciò il picchetto AMPA

05.01.15 - 14:40
La proposta del servizio raggiungibile telefonicamente fuori dagli orari d'ufficio fu bocciata perché giudicata troppo costosa
Dramma di Flaach, il Parlamento bocciò il picchetto AMPA
La proposta del servizio raggiungibile telefonicamente fuori dagli orari d'ufficio fu bocciata perché giudicata troppo costosa

FLAACH - L'autorità di protezione dei minori e degli adulti (AMPA) non dispone nel canton Zurigo di un servizio di picchetto in grado di occuparsi durante i giorni festivi di casi come quello della giovane donna che la sera del primo gennaio avrebbe ucciso i suoi due bambini a Flaach (ZH). La decisione fu presa tre anni fa dal parlamento cantonale.

Nell'aprile del 2012, al momento di votare la legge che ha introdotto l'AMPA, la maggioranza borghese del parlamento bocciò per motivi legati ai costi l'idea di creare un servizio di picchetto.

Il capo del dipartimento di giustizia Martin Graf (Verdi) propose la creazione di un servizio raggiungibile telefonicamente anche fuori dagli orari d'ufficio sottolineando che in simili casi "non si può delegare tutto alla polizia". La proposta fu però respinta con 101 voti contro 57. A favore si schierarono il PS, il PPD e i Verdi, mentre l'UDC, il PLR, il PBD, i Verdi-liberali e l'UDF votarono contro.

La 27enne di nazionalità svizzera arrestata le sera del primo gennaio non è ancora stata interrogata, ha fatto sapere in mattinata il Ministero pubblico zurighese. La donna, che si era autoinflitta delle ferite, è stata arrestata dopo aver segnalato alla polizia la morte dei due bambini e dopo aver lasciato il suo appartamento.

La madre si era vista togliere l'autorità parentale in seguito a un intervento della polizia del 4 novembre scorso, nell'ambito del quale assieme al padre dei bambini fu arrestata per sospetta truffa. La donna fu rilasciata qualche giorno più tardi, mentre il padre si trova tuttora in carcere.

I due bimbi erano stati collocati in un centro di accoglienza a Zurigo e il 19 dicembre erano ritornati a casa per passare il periodo di Natale con la madre. Il 28 dicembre la donna aveva recapitato a diversi media una e-mail nella quale accusava l'AMPA di Winterthur-Andelfingen di averle portato via i figli.

Ats

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