L'ex ministro del governo Monti è stato rinviato a giudizio con l'accusa di corruzione
BERNA - La camera dei ricorsi del Tribunale penale federale (TPF) ha respinto l'opposizione di un ingegnere italiano contrario alla consegna all'Italia di materiali di prova in relazione a un procedimento per corruzione avviato dalla procura di Roma. Nel caso è implicato anche Corrado Clini, ministro dell'ambiente ai tempi del governo di Mario Monti.
Nel suo ricorso l'ingegnere denunciava la violazione del principio di proporzionalità: per dare seguito a una rogatoria italiana le autorità svizzere avrebbero dovuto richiedere maggiori informazioni. In una decisione pubblicata oggi - e che può ancora essere impugnata presso il Tribunale federale - il TPF conferma per contro la legalità dell'operato della magistratura.
L'ex ministro e l'ingegnere italiani sono stati rinviati a giudizio con l'accusa di corruzione. Avrebbero ricevuto mazzette di rispettivamente 1 e 2 milioni di euro nell'ambito di un finanziamento di 54 milioni elargito per progetti di bonifica in Iraq.
ats