Fabrizio Chiappini, ex linesman di LN: «I tanti errori sono riconducibili al fatto che con il sistema a quattro sono stati promossi diversi nuovi arbitri che non erano pronti al grande salto»
AMBRÌ - Tutto è bene ciò che finisce bene. Martedì sera l’Ambrì ha battuto il Berna festeggiando così il quarto successo negli ultimi cinque incontri.
La vittoria conquistata sugli Orsi ha però “offuscato” la deludente prestazione degli arbitri principali, nell’occasione Danny Kurmann e Andreas Fischer incappati in una serata no (per usare un eufemismo).
I due fischietti hanno annullato - ingiustamente - due gol ai ticinesi, gestendo alcune situazioni in maniera pessima.
Nel primo caso - nonostante il disco fosse ancora in movimento - l’arbitro ha fischiato con troppa precipitazione, interrompendo così il gioco e di conseguenza vanificando la rete di Monnet. Più complesso il secondo caso sul gol di Pesonen (poi annullato), dove Danny Kurmann ha ravvisato una penalità su Plüss, per poi infliggerla a un innocente Zgraggen.
Tralasciando i fattacci dell'altra sera, ancora una volta abbiamo avuto la conferma di quanto gli arbitri molto spesso non siano all'altezza.
Come scordare, poi, gli episodi controversi della finale dello scorso anno tra Lugano e Berna? Il livello del campionato cresce, quello arbitrale purtroppo sembra marciare sul posto. Ma come mai?
Lo abbiamo chiesto al ticinese Fabrizio Chiappini, ex linesman di LN: «I tanti errori sono forse riconducibili al fatto che con l'introduzione del sistema a quattro sono stati promossi in LNB e LNA diversi nuovi direttori di gara. Al posto dei soliti 3-4 a stagione si è dovuto, per forza, promuoverne un numero maggiore. Così facendo, probabilmente, alcuni di questi non erano pronti al grande salto».
Nelle ultime stagioni gli errori, però, sono capitati con troppa frequenza: «Tutti commettono errori, ci mancherebbe. Una volta a me capitò alla Herti di Zugo di fischiare un sovrannumero ai padroni di casa poiché avevo contato sei giocatori sul ghiaccio non accorgendomi però che giocavano senza portiere. Successe il finimondo...».
In generale come si spiega il fatto che, nonostante le potenti tecnologie a disposizione dei "fischietti", si verifichino così tanti errori? «Credo che la tecnologia abbia sì dato la possibilità agli arbitri di riguardare le azioni dubbie, ma d'altro canto questa ha avuto anche l'effetto contrario visto che consente a tifosi e stampa di farsi immediatamente un giudizio sugli epidosi. Questo molto spesso può portare malumore soprattutto negli arbitri stessi che già devono convivere con tanta pressione».