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Diciotto giorni praticamente perfetti hanno accompagnato la rassegna iridata. Ecco, per chi ci è stato, chi o cosa ha lasciato il segno
PRAGA (Repubblica Ceca ) – Goodbye Cechia 2015… Welcome Russia 2016. Con la finale vinta ieri sera meritatamente dal Canada, il Mondiale, questo Mondiale, si è chiuso e ha dato appuntamento agli amanti dell’hockey all’anno prossimo per l’edizione di Mosca e San Pietroburgo.
Da tifosi, da spettatori, da turisti, da appassionati, abbiamo azzardato un quintetto base riferendoci a quel che ci ha maggiormente colpito in questi diciotto giorni nella bella capitale boema.
Portiere: LA CITTÀ - Splendida in tutti sensi, pulita, poco caotica, piena di ricchezze archittetoniche, dove il passato e il moderno viaggiano in sintonia.
Difensore destro: ARENA 02 - Un impianto all’altezza della situazione, sicuramente una delle più belle e moderne piste d’Europa, sempre molto ben frequentata.
Difensore sinistro: I TIFOSI - Splendidi, numerosi, arrivati da tutte le parti d’Europa. Anche quelli svizzeri presenti in massa. Sono stati una festa nella festa.
Ala destra: IL GIOCO - A livello tecnico uno dei migliori degli ultimi anni, grazie anche alla presenza sul ghiaccio di tante star, con partite avvincenti e molte finite dopo il 60esimo.
Centro: JAGR - “Jaro” non poteva mancare in questo quintetto base, nella NHL ha totalizzato 2001 punti in 1752 partite disputate . L’assoluta star del torneo, acclamato e osannato dai suoi tifosi.
Ala sinistra: METEO - Sarà stato un caso, sarà stata fortuna… eppure in questa stagione a Praga, in questi 18 giorni preservati dal maltempo, raramente abbiamo visto la pioggia. Qualche goccia è caduta per un paio di notti e una per una decina di minuti in uno degli ultimi giorni. Tutto, altrimenti, è stato perfetto: molto sole e clima mite.
