Il neo acquisto bianconero è stato presentato nel pomeriggio e si è così espresso: "Devo molto all'Italia. Il razzismo? È solo ignoranza"
TORINO (Italia) – In casa Juventus è giunto il giorno di Patrice Evra che ha così vissuto il suo primo giorno da bianconero.
Il neo esterno dei campioni d’Italia, sbarcato mercoledì sera a Torino, è stato presentato giovedì dopo le consuete visite mediche. Durante la conferenza stampa ha parlato della sua voglia di vincere che “è la stessa che la Juventus ha da sempre”; l’ex United ritroverà il suo amico Tevez che al suo arrivo gli ha spiegato che a Torino “si lotta per ottenere tutti i risultati che sono stati prefissi: scudetto e Champions”.
“Devo molto all’Italia – ha sottolineato Evra – dato che a 17 anni mi ha dato l’opportunità di dare il via alla mia carriera. Non vedo l’ora d’iniziare, perché l’Evra che è arrivato a Torino non ha vinto nulla con questi colori e farò il massimo per ottenere le vittorie. Per la Champions, dobbiamo stare sereni, tranquilli, senza assili: io ho fatto quattro finali di Champions, una l’ho vinta ma tra vincere e perdere ci sono solo piccoli dettagli”
Interpellato sulla questione razzismo, il 33enne ha spiegato che “il razzismo è difficile da combattere, sono un essere umano, non sono nero, né bianco, né giallo”.