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Neymar glaciale: "Non difendo Zuniga ma lo perdono. Il suo intervento non c'entra con il calcio" L'asso verdeoro è tornato sull'infortunio alla schiena patito al Mondiale: "Ci sono voluti due o tre giorni per metabolizzarlo"
SÃO PAULO (Brasile) - “Non voglio difendere Zuniga per l’infortunio che mi ha procurato, accetto però le sue scuse. Quell’intervento in ogni caso non ha nulla a che vedere con il calcio”.
Intervistato nel corso del programma Fantastico, sulla catena tv Globo, il fuoriclasse brasiliano Neymar è tornato sui temi caldi del Mondiale, a partire dal suo infortunio. Dalla sua casa sulla costa di São Paulo il bomber del Barcellona ha assegnato a James Rodriguez, suo possibile rivale con la maglia del Real, la palma della miglior prodezza (“Ha segnato il gol più bello del Mondiale”) mentre ha espresso qualche perplessità sull’assegnazione del Pallone d’oro mondiale a Messi: “Non so se è giusto, per me i migliori sono stati Messi, Schweinsteiger e Robben”.
Sul “fracaso” del Brasile ha detto: “Non c’è un perché, avevamo un grande allenatore e non credo che abbia sbagliato le convocazioni, eravamo gli stessi ventitré che avevano vinto la Confederations. Il calcio brasiliano oggi è al di sotto di quello della Germania e della Spagna, dobbiamo essere maturi per riconoscerlo ma i brasiliani sono ancora i giocatori più forti”. Infine il ricordo dei momenti successivi all’infortunio contro la Colombia: “Marcelo ha cercato di alzarmi in piedi ma gli ho chiesto di aspettare. Ho sentito il medico ordinare il cambio ma gli ho detto di no, però quando ho provato ad alzarmi non ci riuscivo. Ci sono voluti due o tre giorni per metabolizzare quell’infortunio. Il primo giorno non ci credevo e il secondo pensavo ancora di poter giocare con il Brasile al Mondiale”.
