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SUPER LEAGUE«Si chiude un libro, non un capitolo... Ora non devo aggrapparmi al calcio ad ogni costo»

30.06.17 - 06:58
Antoine Rey, giunto al termine di un cammino indimenticabile con i bianconeri, pensa al futuro: «Mi piacerebbe giocare ancora 1-2 anni e imparare una nuova lingua. Resto aperto ad ogni possibilità»
fclugano.com
«Si chiude un libro, non un capitolo... Ora non devo aggrapparmi al calcio ad ogni costo»
Antoine Rey, giunto al termine di un cammino indimenticabile con i bianconeri, pensa al futuro: «Mi piacerebbe giocare ancora 1-2 anni e imparare una nuova lingua. Resto aperto ad ogni possibilità»
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LUGANO - Approdato dalle parti di Cornaredo nell’ormai lontano febbraio 2010, Antoine Rey, generosissimo capitano sempre pronto a lottare in mezzo al campo, è cresciuto insieme al suo Lugano, diventando un passo alla volta un beniamino dei tifosi bianconeri. Dopo sette stagioni e mezzo ricche di soddisfazioni e condite da una promozione in Super League, una finale di Coppa Svizzera e la qualificazione diretta ai gironi di Europa League - frutto di uno splendido terzo posto -, il centrocampista, il cui contratto è arrivato in scadenza, si appresta a salutare i compagni di mille battaglie. 30anni, un Bachelor in Biologia e un Master in Economia nel curriculum, Antoine Rey guarda al futuro tra calcio-giocato e vita professionale.

In queste settimane si diceva che eri vicino al Chiasso… cosa puoi dirci? «No, ci sono stati dei contatti ma non posso dire di esserci vicino. Ad ogni modo preferisco non commentare voci di mercato», spiega il giocatore cresciuto nel Losanna.

Ora qual è il tuo obiettivo? «Mi piacerebbe continuare a giocare ancora 1-2 anni, ma non devo farlo per forza, non devo aggrapparmi al calcio ad ogni costo. Sarebbe bello vivere un’esperienza carina, usare il calcio anche per apprendere qualcosa, come ad esempio una lingua. Potrei approfittarne per imparare il tedesco, l’inglese o lo spagnolo».

Antoine si prepara dunque per una nuova sfida. «Potrei vivere un’esperienza calcistica interessante abbinandoci qualcos’altro, sarebbe uno stimolo in più. Se non si dovesse concretizzare una possibilità di questo genere, sono disposto a cambiare e fare un altro lavoro. In questi anni ho portato avanti gli studi anche in questa direzione e so che prima o poi bisogna iniziare…».

Un’opzione interessante sarebbe quella di giocare oltre Gottardo e imparare il tedesco. «Sì, valuto tutte le possibilità».

Dopo oltre 200 presenze in bianconero, Antoine Rey si appresta a lasciare il Lugano e chiudere un bellissimo e intenso capitolo della sua carriera. «Direi un libro, più che un capitolo... (ride, ndr). C’è stato tutto, una crescita importante insieme alla squadra. Mi ha fatto molto piacere vivere questa avventura con il club, al quale sono molto riconoscente così come al presidente Renzetti, con cui mi sono lasciato benissimo. Ho dato tanto al Lugano e ho ricevuto altrettanto, è stato reciproco».

Sarà un peccato non poter giocare l’Europa League. «Sì, sarebbe stato ancora un passo in più, mi sarebbe piaciuto, ma in questo caso non dipendeva solo da me. A tutti i giocatori piacerebbe poter vivere le emozioni dell’Europa League».

Rey, “adottato” dalla Città e legato al popolo bianconero, resterà sicuramente un tifoso. «Sono affezionato al Lugano e lo rimarrò per sempre. Ho conosciuto tanta gente e con i tifosi ho vissuto momenti indimenticabili», conclude Antoine Rey.

 

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COMMENTI
 

BIA13 6 anni fa su tio
Grande Lugano!!!

Tamburnino 6 anni fa su tio
Grande Loki, onore al merito!

Loki 6 anni fa su tio
Grande Antoine! Grazie!
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