La freschezza del serbo ha fatto la differenza: la semifinale si è chiusa sul 7-6(1), 6-4, 6-3
MELBOURNE (Australia) - L'eterna sfida Federer-Djokovic si è arricchita di un nuovo capitolo, il 50esimo, valido per la semifinale degli Australian Open.
Alla vigilia del match c'era molta apprensione circa le condizioni fisiche del basilese il quale - nei precedenti turni - aveva dovuto spesso fare gli straordinari per venire a capo degli avversari incrociati. Pur non accusando particolari problemi da questo punto di vista, la freschezza di Djokovic ha fatto la differenza: l'incontro, durato 2h17', si è chiuso sul 7-6(1), 6-4, 6-3.
Il primo set è stato un vortice di emozioni, rivelatesi amarissime per Federer: in avanti 5-2 il renano ha subìto il brusco ritorno del serbo, alla fine impostosi nettamente al tie-break per 7-1.
Nel secondo parziale il rossocrociato, pur sciorinando un buon tennis, non è riuscito ad impattare la contesa. Proprio sul più bello, sul 5-4 in suo favore, Nole ha trovato il break "tagliagambe". 2-0 e partita finita?
Proprio così. Nel terzo set, infatti, Roger non è riuscito ad invertire la tendenza e il break subito al sesto game ha spento ogni speranza.
Vinto il duello con lo svizzero, ora il tennista di Belgrado dovrà attendere l'esito del match Zverev/Thiem per scoprire l'avversario contro cui dovrà combattere per dare la caccia al 17esimo slam in carriera, l'ottavo in Australia.