Processo per direttissima per Mario Ferri
Finisce l'avventura sudafricana per l'invasore di professione. Ha versato la cauzione ed è stato rilasciato, poi espulso dal paese Mario Ferri che ha invaso il campo durante la semifinale dei mondiali tra Germania e Spagna. Al processo per direttissima svoltosi a Durban, è stato incriminato in base a una legge sudafricana del 2006 che punisce qualsiasi turbativa allo svolgimento delle partite di calcio.
Il giudice gli ha però concesso le attenuanti generiche perchò non era armato e non aveva intenzioni minacciose e gli ha imposto una cauzione di 300 rand, cira 300 euro.
Il ventitrenne pescarese, ha riferito all'Agi il console Ugo Ciarlatani, è ora sotto la custodia dell'ambasciata italiana e in serata si imbarcherà su un volo per l'Italia. Ferri, detto "Il falco", non è nuovo a scorribande negli stadi: a Durban ha sfoggiato una maglia da Superman con lascritta inneggiante alla convocazione di Cassano in nazionale, un ironico "Lippi te lo avevo detto" e un "Peace in the world".
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