Ranking UefaL'Italia si affida all'Inter

Servono i punti della vittoria per superare la Germania, ora terza nel ranking. Potrebbe non bastare il "favore" che Roy Hodgson e il suo Fulham hanno fatto al calcio italiano, battendo l'Amburgo nella semifinale di Europa League. La Germania si piazza al terzo posto nel ranking Uefa, posizione che significa 4 posti in Champions League per la stagione 2011/12, ma con un vantaggio di 0.155 punti nei confronti dell'Italia, quarta. Fondamentale dunque diventa una vittoria nella finalissima di Champions League dell'Inter nei confronti dei tedeschi del Bayern Monaco.

La Uefa, alla fine di ogni stagione pubblica un nuovo ranking che entra in vigore l'anno successivo: questo mette al riparo l'Italia per la stagione 2010/11 con quattro posti in Champions già confermati, ma il problema si sposta alla stagione 2011/12.

Il rischio di avere tre italiane nella massima competizione per club europea è appesa alla finale di Madri del 22 maggio, quando l'Inter sfiderà il Bayern Monaco.

Il numero dei punti ottenuto in ogni stagione sono due per la vittoria, uno per il pareggio ed è diviso con il numero dei club partecipanti per cui in caso di vittoria dei nerazzurri si avrebbero i numeri per il definitivo sorpasso nel ranking: i due punti divisi per le sette partecipanti italiane tra Champions ed Europa League darebbero un totale di 0.285. La vittoria però deve arrivare entro i tempi supplementari (niente punti in caso di vittoria ai rigori): in caso diverso, ci sarebbe il sorpasso della Germania nel ranking Uefa e l'addio al quarto posto in Champions.

Il complicato calcolo dei coefficienti viene aggiornato a fine stagione per l'anno successivo, ma tiene conti dei risultati dei club negli ultimi 5 anni. Se in Champions le italiane erano andate meglio delle tedesche (Il Milan l'ha vinta nel 2006/07, Roma ai quarti nei due anni successivi), i miglior piazzamenti dei teutonici nell'ex Coppa Uefa, oggi Europa League, hanno fatto alzare il coefficiente per la Germania.

Ora tutto è nelle mani dei nerazzurri, per la loro storia e per il calcio italiano.

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