La giovane attrice ha creato un dibattito nell'opinione pubblica
ROMA - Matilde De Angelis, astro nascente del cinema italiano, è tornata a pubblicare una foto del suo viso segnato dai brufoli nell’Acne Awareness Month, il mese di sensibilizzazione sul problema dell’acne. Una questione che, per l’attrice, non è puramente estetica: De Angelis ha più volte spiegato come l’acne sia stato in passato per lei il sintomo di qualcosa di più grave, l’ansia.
«Bisogna imparare a essere vulnerabili, a cercare aiuto, ad aprirsi rispetto le proprie fragilità - ha scritto la De Angelis - Ho iniziato a soffrire di ansia ormai quasi tre anni fa. La sensazione di stordimento che provoca è difficile da spiegare. Ho sentito per giorni e settimane un macigno sul petto che mi impediva di respirare, la sensazione che tutto attorno a me perdesse di senso, uno svuotamento emotivo feroce che non risparmiava nessun sentimento, bello o brutto che fosse, la paura di uscire di casa o di tornarci, perché ogni minimo cambiamento anche quotidiano poteva significare per me la rottura di un ‘equilibrio’ a cui mi aggrappavo per convincermi che andasse tutto bene».
Cosa c’entra con questa sensazione di stordimento il suo viso segnato dai brufoli? «Per me l’acne è stato il sintomo di questo grande male - ha spiegato l’attrice -, anche se per tanto tempo ho pensato che ne fosse la causa. Bisogna imparare a rispettarci nelle nostre zone di luce come in quelle d’ombra. Io sto imparando che non posso controllare tutto nella vita e che prefissarmi costantemente uno standard di perfezione irrealizzabile in ogni ambito (lavorativo, sentimentale, etc. ) mi ha intossicato la mente». Per riuscire a stare bene e quindi battere anche l’acne, bisogna guardare dunque dentro di sé. «Capire chi siamo, cosa vogliamo - ha concluso la De Angelis - di cosa abbiamo bisogno, quali persone, cose, situazioni ci fanno bene e quali no è necessario per crescere e guarire. E alla fine ridiamo, che col tempo tutto passa. O quasi».
Il post è stato in seguito tolto da Instagram dalla stessa De Angelis. Il motivo? Il messaggio si è rivelato «un'arma a doppio taglio»: alla solidarietà dei fan si associa il meccanismo «fastidioso ma inevitabile» da parte dei media, che ne hanno fatto «un articolo da clickbait».