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CANTONEImpastato: «Il GF Vip non mi interessava, poi mi hanno detto quanto avrei guadagnato»

18.09.18 - 06:01
In attesa di assistere allo show - che ci farà sbellicare dalle risate - mercoledì 26 settembre al Palazzo dei Congressi di Lugano, abbiamo scambiato quattro chiacchiere con Gianluca Impastato
Impastato: «Il GF Vip non mi interessava, poi mi hanno detto quanto avrei guadagnato»
In attesa di assistere allo show - che ci farà sbellicare dalle risate - mercoledì 26 settembre al Palazzo dei Congressi di Lugano, abbiamo scambiato quattro chiacchiere con Gianluca Impastato

LUGANO - Da anni sale sul palcoscenico di “Colorado” (Italia 1), lo abbiamo visto nel cast di serie tv Mediaset, quali “Medici miei” (2008) - accanto ad Enzo Iacchetti - e “Fratelli Benvenuti” (2009) - con Massimo Boldi -, così come al cinema in “Eccezzziunale… veramente - Capitolo secondo... me” (2006) - al fianco di Diego Abatantuono - e in “Bar Sport” - con Claudio Bisio. Nel 2017 ha preso parte al “Grande Fratello Vip” – dove, dopo 36 giorni, è stato squalificato per una presunta bestemmia –, mentre dallo scorso fine settimana è impegnato su Rai Due nella trasmissione “B come sabato”.

I suoi personaggi più famosi sono oramai entrati di diritto nella memoria collettiva. Parliamo in particolare di Chicco d’Oliva - colui in grado di degustare il vino tramite orifizio nasale - e di Mariello Prapapappo - l’investigatore dell’assurdo -.

Gianluca, cosa vuoi anticipare a coloro che hanno già comprato il biglietto?

«Sarà uno spettacolo durante il quale riporterò in scena ciò che il pubblico ha conosciuto a “Colorado” in questi anni - Chicco, Mariello, il Fotomodello... -, così come alcune novità che si vedranno in tv soltanto nelle prossime stagioni. Un mix, in pratica, tra il “vecchio rivisitato” e il nuovo».

E a coloro che il biglietto devono ancora comprarlo, che vuoi dire, invece?

«Che quella del 26 settembre sarà un’occasione unica per due motivi: il primo perché quella sera si riderà in maniera diversa e il secondo perché non mi capita spesso di passare alle vostre latitudini…».

Chi ti ha ispirato Chicco D’Oliva? 

«Chicco è nato da una mia passione per il vino, che in questi anni ho sviluppato con alcuni miei amici, i quali, all'inizio del nuovo Millennio, mi hanno avviato alla degustazione...».

Non posso non chiederti qual è il tuo vino preferito, quindi...

«Diciamo che ho un vino preferito per ogni tipologia…».

Andiamo soltanto sui rossi e sui bianchi...

«Rosso, il Barbaresco. I bianchi, quelli del Collio Friulano».

Torniamo ai tuoi personaggi: raccontami come è nato Mariello Prapapappo...

«Sono anche un grande appassionato di storia, quindi... E la storia, come sai, è una miniera inesauribile di eventi, di episodi...».

Quando hai deciso di fare l’attore, il comico, per mestiere?

«Non avrei mai pensato di imbattermi in questo lavoro, sono laureato in scienze motorie. Avevo solo una grande voglia di fare qualcosa che mi divertisse… La passione per la comicità c’era, e all’inizio la condividevo con gli altri tre ragazzi dei Turbolenti. A un certo punto, ci siamo accorti che qualcosa stava cambiando, più precisamente quando è arrivata la chiamata di “Colorado”...».

Chi sono i tuoi maggiori punti di riferimento?

«Come gruppo (I Turbolenti, ndr), citerei Aldo, Giovanni e Giacomo. Dal punto di vista personale, direi Walter Chiari».

Perché l’anno scorso hai partecipato al “Grande Fratello Vip”?

«Quando mi hanno chiamato, la mia risposta è stata chiara: “Non mi interessa, è tv spazzatura!”. Poi, mi hanno detto quanto avrei guadagnato e ho cambiato idea...».

Questo aspetto mi incuriosisce: di quale cifra stiamo parlando?

«Ti dico solo che era tanto rispetto al mio compenso normale...».

A distanza di mesi, hai avuto modo di digerire la squalifica?

«La devi digerire, la vita va a avanti. Io, inoltre, ho la coscienza a posto: non ho mai detto ciò che è stato fatto credere… La definirei in ogni caso un’esperienza positiva, dove ho imparato e, nel contempo, ho capito quel tipo di televisione...».

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