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Pensione svizzera (AVS e LPP): guida pratica per chi vive in Italia

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Pensione svizzera (AVS e LPP): guida pratica per chi vive in Italia

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Chi ha lavorato e vissuto in Svizzera e oggi risiede in Italia si confronta con numerose domande: come si calcola la pensione maturata oltreconfine? Come si riscuote? E soprattutto, come viene tassata?

Il sistema previdenziale svizzero si fonda su tre pilastri.
Questo articolo si concentra sui due principali:

    • AVS (Assicurazione vecchiaia e superstiti) – pensione statale obbligatoria.
    • LPP (Previdenza professionale) – obbligatoria per i dipendenti con redditi superiori alla soglia prevista.

AVS e LPP: cosa sono e come funzionano

AVS – Primo pilastro

Tutti i lavoratori in Svizzera sono iscritti all’AVS. La rendita dipende da:

    • Numero di anni di contributi.
    • Reddito medio assicurato.
    • Eventuali crediti educativi o di assistenza.

La riforma AVS 21, in vigore dal 2024, ha stabilito l’età pensionabile a 65 anni per entrambi i sessi, con possibilità di anticipi o rinvii.

LPP – Secondo pilastro

È la previdenza gestita da casse pensione aziendali. Ogni lavoratore accumula un capitale personale, chiamato “avere di vecchiaia”, convertito al pensionamento in:

    • Rendita vitalizia (al tasso di conversione vigente, oggi 6,8% per la parte obbligatoria).
    • Capitale una tantum, su richiesta.

Esempio: con un capitale di 300.000 CHF, la rendita annua è di circa 20.400 CHF (300.000 × 6,8%).

Come ricevere la pensione svizzera in Italia

AVS

Si presenta domanda alla Cassa svizzera di compensazione (CSC) di Ginevra, indicando:

    • Certificato di residenza.
    • Coordinate bancarie italiane.
    • Documenti d’identità.

LPP

Ogni cassa pensione ha regole proprie. La richiesta va inviata direttamente, segnalando la residenza estera e scegliendo fra rendita o capitale.
È sempre consigliabile richiedere un estratto conto LPP aggiornato per valutare la posizione.

Tassazione in Italia: imposta sostitutiva al 5%

Le pensioni svizzere, una volta percepite in Italia, sono soggette a tassazione. Ma grazie alla convenzione bilaterale contro la doppia imposizione e alla prassi dell’Agenzia delle Entrate, oggi è possibile optare per:

    • Imposta sostitutiva al 5% (art. 24-ter TUIR), valida anche per chi trasferisce la residenza in Italia dopo almeno 5 anni all’estero.
    • Applicabile sia alle rendite AVS sia alle prestazioni LPP erogate in forma periodica.

Fonte: Agenzia delle entrate italiana – Risposta interpello 15/2024

Per il prelievo in capitale della LPP, invece, la tassazione può essere più onerosa e va valutata caso per caso con un fiscalista esperto.
In caso di ritenute effettuate in Svizzera, è possibile richiederne il rimborso tramite credito d’imposta, per evitare la doppia imposizione.

Passaggi pratici per non sbagliare

    1. Richiedere l’estratto conto AVS e LPP.
    2. Comunicare la residenza in Italia alle autorità svizzere.
    3. Scegliere tra rendita e capitale, valutando pro e contro.
    4. Dichiarare la pensione nella dichiarazione italiana, attivando il regime agevolato se spettante.
    5. Coordinarsi con l’INPS per eventuale totalizzazione dei contributi italiani.

Prepararsi è fondamentale

Il sistema pensionistico svizzero è stabile, ma in evoluzione. Riforme (come quella in discussa ma bocciata sulla LPP per il 2027) possono cambiare i tassi di conversione o i criteri di accesso. Per questo è fondamentale:

Informarsi per tempo.

Valutare l’impatto fiscale.

Farsi assistere da un professionista.

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Maggiori informazioni e riferimenti:


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