Il film di Erik Bernasconi è una piacevole sorpresa e abbatte i luoghi comuni che vedono i ticinesi incapaci di produrre pellicole di qualità
Ci ho messo un pò a entrare nella giusta dimensione. Ma poi, una volta che ti fai prendere questo Sinestesia, a firma del regista ticinese Erik Bernasconi, viaggia che è un piacere. Mai scontata la pellicola racconta le vite incrociate di quattro persone, ognuna delle quali confrontata con i rispettivi drammi. È un luogo comune sostenere che i ticinesi non sanno produrre arte. Se qualcuno fosse ancora convinto di ciò vada a vedersi, come ho fatto io ieri sera a Castelgrande, il film di Bernasconi. Certo, non stiamo parlando del massimo capolavoro. Ma va sottolineata con orgoglio la bravura di un regista che ha saputo creare una vicenda davvero coinvolgente. Il finale è drammatico. Qualcuno storce il naso, ma questa è la vita. Come, purtroppo, è la vita tutto quanto accade nei 90 minuti di pellicola. Uno specchio amaro della realtà.
Bravo Bernasconi, alla prossima.