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Il colosso bancario elvetico è accusato di non aver rispettato i suoi doveri di diligenza nell'Ipo della società China Forestry Holding
ZURIGO - UBS sanzionata ad Hong Kong: la locale autorità di vigilanza dei mercati SFC ha inflitto al colosso bancario elvetico una multa di 119 milioni di dollari di Hong Kong (14 milioni di franchi) e il divieto di agire come proponente per le quotazioni in borsa durante un periodo di 18 mesi.
UBS è accusata di non aver rispettato i suoi doveri di diligenza nell'Ipo (entrata in borsa) della società China Forestry Holding, nel 2009, ricorda il quotidiano ginevrino Le Temps nell'edizione odierna. Non avrebbe cioè verificato che quanto affermato nel prospetto di quotazione fosse vero.
Nell'Ipo il gruppo cinese allora attivo nella fornitura di legno all'industria della carta e del mobile aveva raccolto 216 milioni di dollari, ma i titoli della società erano stati sospesi dalla borsa nel 2011. L'azienda si trova ora in liquidazione.
Gli investitori, secondo la SFC, hanno subito danni enormi. I gendarmi del mercato hanno perciò puntato il dito contro UBS e altre società coinvolte.
Contattato da Le Temps, un portavoce della banca ha fatto sapere che l'istituto intende presentare ricorso contro la decisione della SFC: per questa ragione non vengono forniti ulteriori commenti.
Stando al quotidiano la sospensione dell'autorizzazione a partecipare alle Ipo coglie UBS in un momento sfavorevole: nei prossimi mesi alla borsa di Hong Kong vi saranno infatti quotazioni importanti, quali quella del fabbricante di smartphone Xiaomi o della piattaforma finanziaria Lufax. La vicenda avrebbe inoltre già fatto perdere influenza a UBS nel comparto in questione.
