Il Ministro dell'Economia e delle Finanze annuncia per l'autunno la ripresa dei negoziati tra Roma e Berna
ROMA - L'Italia sta per uscire dalla recessione, e nel 2014 ne sarà fuori. Parola del Ministro dell'Economia e delle Finanze italiano Fabrizio Saccomani, che in una lunga intervista rilasciata al quotidiano Il Messaggero spiega le strategie del Governo Letta per raccogliere fondi e risolvere la sempre difficile situazione delle finanze pubbliche.
Uno dei capitoli riguarda la Svizzera, e l'ormai annosa situazione dei capitali italiani depositati nella banche della Confederazione. I negoziati riprenderanno in autunno, spiega Saccomanni, che settimana scorsa ha incontrato a Mosca ("su sua richiesta") la ministra delle Finanze elvetica Eveline Widmer-Schlumpf. "L’obiettivo è che loro ci forniscano l’elenco dei connazionali con capitali in Svizzera, noi provvederemo a tassarli. Tutto ciò per quanto riguarda il futuro. Per quanto riguarda il pregresso, invece, pensiamo di negoziare un saldo da determinare".
Le parole del Ministro combaciano perfettamente con quella che è la strategia illustrata alcuni giorni fa dal premier italiano Enrico Letta, il quale ha consigliato di far rientrare i capitali italiani trasferiti illegalmente all'estero. Una 'minaccia' o un 'invito', che dir si voglia, non nuovo, ma questa volta il Governo di Roma pensa di avere una buona arma a disposizione: "Il meccanismo di scambio automatico di dati sulle posizioni fiscali" spiega Saccomanni. "Se io, fisco italiano, vengo a sapere dalle autorità svizzere, austriache, lussemburghesi, nomi e cognomi dei potenziali evasori, posso intervenire. Prima non era possibile, c’erano atteggiamenti non cooperativi e gli evasori vivevano tranquilli. Adesso, anche grazie alla pressione degli americani, il clima è davvero molto cambiato".