Finora si riteneva che i batteri del colera avessero bisogno perlomeno di acqua salmastra - ossia di una miscela di acqua dolce e acqua di mare - per svilupparsi e crescere. I ricercatori dell'Eawag di Dübendorf (ZH) hanno prelevato dell'acqua dal Greifensee, in piccolo lago nei pressi di Zurigo, isolando poi i batteri che vi si sviluppano naturalmente. Questi ultimi sono stati in seguito riversati in acqua sterilizzata del medesimo lago, assieme ai batteri che provocano il colera.
Il risultato è stato che i batteri del colera si sono sviluppati, nonostante la presenza dei batteri "naturali". Secondo l'Eawag, ciò significa che esiste un rischio di ammalarsi di colera anche nelle vicinanze dei laghi e dei fiumi di acqua dolce contaminati con resti fecali. Una simile situazione si verifica soprattutto nei paesi in via di sviluppo. Grazie agli impianti di depurazione, il rischio è da considerarsi praticamente nullo in Svizzera e in Europa, sottolinea ancora l'Eawag.