Sono già due le leggi europee che assicurano la raccolta e lo scambio di informazioni fiscali. La 'direttiva risparmi' assicura che gli Stati raccolgano le informazioni sui risparmi dei non residenti, e le forniscano agli Stati dove essi sono residenti per procedere con l'adeguata tassazione.
Questo sistema risale al 2005 e il Consiglio sta discutendo una proposta per ampliare e rafforzare lo scambio di dati. A maggio i leader Ue si sono impegnati ad approvare la nuova direttiva ampliata entro l'anno.
C'è poi la 'direttiva sulla cooperazione amministrativa', che prevede lo scambio automatico di informazioni su altre forme di reddito (da lavoro, assicurazioni sulla vita, pensioni e proprietà) dal 1 gennaio 2015. La proposta di oggi intende aggiornare tale direttiva, in modo che lo scambio automatico di informazioni si applichi anche ai dividendi, utili di capitale, altre entrare finanziarie.
Lo scambio di informazioni così aggiornato, sarebbe simile a quello che già esiste nell'accordo Ue-Usa sul fisco (Facta), che gli Stati membri hanno già firmato.