Il premio Nobel Edward Prescott ammonisce le istituzioni: "Il vostro sistema paralizza il talento, invece di favorirlo".
ROMA - Per rilanciare la crescita in Europa occorre "creare un clima favorevole alle imprese, che genera produttività e lavoro". A dirlo è il premio Nobel Edward Prescott, che intervistato dalla "Stampa" invita Bruxelles e Roma ad eliminare "tutte quelle regole e quei legacci burocratici che imbrigliano le aziende. Riducete le tasse. E le riforme, a partire dal lavoro".
Il consulente della Fed spiega perché l'Europa resta ferma mentre la ripresa Usa corre veloce dice: "il vostro sistema paralizza il talento, invece di favorirlo. È un peccato, avete potenzialità enormi".
E al giornalista che gli chiede se non è dunque l'austerità a frenare la Ue il professore dice: "In parte. Perché per aumentare le spese, è necessario pagarle. Anche se decidete di accantonare per un periodo le regole sul debito, poi questo debito dovrà essere ripagato, aumentando le tasse o riducendo gli sprechi. Il primo paralizza la crescita; il secondo vi aiuterebbe a ripartire, se puntaste sugli investimenti produttivi".
La Bce? "Come la Fed - dice Prescott - può prendere qualche iniziativa sulla falsariga del 'quantitative easing', ma non basterà per tornare a crescere".
Ats Ans