L'Ocse rileva che l'uscita dall'Unione Europea «avrebbe conseguenze avverse persistenti sull'attività economica in Gran Bretagna, e porterebbe risultati negativi a breve termine anche altrove»
LONDRA - Un'uscita dall'Unione Europea «avrebbe conseguenze avverse persistenti sull'attività economica in Gran Bretagna, e porterebbe risultati negativi a breve termine anche altrove, in particolare nel resto dell'Ue». Lo scrive l'Ocse in un documento sul Brexit, presentato oggi a Londra.
«In alcuni aspetti, il Brexit somiglierebbe a una tassa, imponendo un costo persistente e crescente sull'economia nel tempo», scrivono gli esperti dell'organizzazione, secondo cui un'uscita ridurrebbe il Pil britannico di 3 punti percentuali da qui al 2020, pari a un costo per famiglia di 2200 sterline (3100 franchi) ai prezzi attuali. A più lungo termine, da qui al 2030, la riduzione del Pil sarebbe di 5 punti in uno scenario intermedio.
Per gli altri Paesi dell'Ue, il costo a breve termine sarebbe di circa un punto percentuale di Pil, ma «a più lungo termine, l'impatto sarebbe limitato, vista la quota relativamente bassa della Gran Bretagna nel commercio globale e lo spazio per altre politiche che contrastino lo shock».