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STATI UNITIObama decisione storica: «Prima fabbrica americana a Cuba»

15.02.16 - 16:29
Il presidente ha dato il via libera a due ex ingegneri di software per realizzare un impianto per la costruzione fino a mille piccoli trattori l'anno
Obama decisione storica: «Prima fabbrica americana a Cuba»
Il presidente ha dato il via libera a due ex ingegneri di software per realizzare un impianto per la costruzione fino a mille piccoli trattori l'anno

WASHINGTON - Barack Obama rafforza i rapporti con Cuba, continuando sulla strada del disgelo. E guarda all'Asia ricevendo i leader dei paesi del sud est asiatico, in quello che è considerato da molti come un tentativo di affermare la supremazia americana nell'area, sempre più schiacciata dallo scontro fra Pechino e Washington.

Con una popolazione di mezzo miliardo di abitanti e un'economia poco più grande di quella dell'India, l'area del sud est asiatico è di elevata importanza geopolitica per la vicinanza con la Cina e le sue aspirazioni a controllarla. In agenda per Obama ci sono gli scambi commerciali ma anche la sicurezza e le dispute territoriali, con Pechino che reclama il Mar del Sud della Cina e le isole artificiali che vi ha realizzato.

L'incontro con i leader dell'Asean è, quindi, per Obama un'occasione per affermare l'influenza americana nell'area, dove gli Stati Uniti vantano importanti alleati quali le Filippine e il Brunei, stato in cui i marine americani si addestrano nella giungla.

Il vertice cade mentre Obama è impegnato anche sul fronte Cuba. L'amministrazione ha dato il via libera alla costruzione della prima fabbrica nell'isola. Si tratta del primo stabilimento approvato da cinquanta anni, e che sembra indicare l'intenzione di Obama di procedere sulla strada della piena normalizzazione delle relazioni fra i due paesi.

L'autorizzazione riguarda una fabbrica per la costruzione di piccoli trattori. A realizzarla sono Horace Clemmons e Saul Berenthal, due ex ingegneri software, che prevedono di iniziare a produrre a Cuba agli inizi del prossimo anno. La fabbrica sorgerà in un'area economica speciale, avviata dal governo di Cuba per attirare gli investimenti stranieri. L'investimento iniziale per la fabbrica americana sarà di 5-10 milioni di dollari, il maggiore da quando Fidel Castro è salito al potere nel 1959 nazionalizzando miliardi di dollari di proprietà aziendali e private americane.

Nella strada del disgelo rientra anche l'accordo fra Cuba e Stati Uniti per voli commerciali fra i due paesi, la cui firma è attesa domani. L'intesa prevede fino a 110 collegamenti al giorno e molte compagnie aeree americane avrebbero già iniziato a preparare le carte per chiedere il via libera alla tratta.

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