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Stupratore ucciso a colpi di mannaia: la vittima, professoressa ginevrina, si dichiara colpevole La donna rischia 6 anni di carcere
BOSTON - Una professoressa di un'università privata di Ginevra si è dichiarata colpevole di omicidio volontario, e passerà sei anni in prigione. La donna, cittadina americana e che vive in Francia nella zona vicina al confine, è accusata dell'omicidio di un uomo che l'aveva violentata quando era studentessa.
Il fatto, riferiscono i media americani citati da Le Matin, risale al 1995: la donna (oggi 40enne) aveva sempre dichiarato di essersi limitata ad indicare al fidanzato dell'epoca l'identità dello stupratore. L'uomo era stato poi ritrovato morto, ucciso a colpi di mannaia. La donna ha sempre affermato di non poter sapere che la vicenda avrebbe avuto un epilogo tragico.
L'arresto è avvenuto nell'ottobre 2012 a Boston. Lo scorso anno la 40enne rifiutò un accordo di pena a 3 anni di prigione. Al rifiuto di allora è seguita l'accettazione della pena di 6 anni. Un accordo raggiunto per evitare una condanna più pesante, forse a vita, e per preservare l'avvenire della figlia piccola della donna.
