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STATI UNITIDopo il Royal Wedding la marcia contro le politiche di Trump

25.05.18 - 15:17
Il vescovo Michael Curry, primo afroamericano a capo della Chiesa episcopale americana, è tornato a sfidare l'establishment
Keystone
Dopo il Royal Wedding la marcia contro le politiche di Trump
Il vescovo Michael Curry, primo afroamericano a capo della Chiesa episcopale americana, è tornato a sfidare l'establishment

WASHINGTON - Dopo aver invocato Martin Luther King alle nozze reali a Windsor, il vescovo Michael Curry, primo afroamericano a capo della Chiesa episcopale americana, è tornato a sfidare l'establishment, stavolta negli Stati Uniti.

Curry, che al Royal Wedding di Harry e Meghan ha pronunciato un commentatissimo sermone, ha guidato una veglia di preghiera fuori dalla Casa Bianca in cui, in nome dell'inclusione di gente di tutte le razze e opinioni politiche, ha respinto le politiche dell''America First' di cui si fa forte il presidente Donald Trump.

Curry ha sfilato con altre duemila persone dalla National City Church alla residenza presidenziale: «Non una protesta, ma una processione», ha spiegato l'alto prelato che durante la marcia ha esortato a «amare il tuo vicino repubblicano, amare il tuo vicino democratico, il tuo vicino nero, il tuo vicino bianco, il tuo vicino Anglo e il tuo vicino Latino, il tuo vicino gay».

Il vescovo ha precisato che il gruppo al suo seguito non era di destra o di sinistra. «Siamo un gruppo di Gesù, liberali, conservatori e tutto quel che sta in mezzo».

65 anni, Curry era stato scelto per le nozze reali su consiglio dell'arcivescovo di Canterbury Justin Welby, che insieme al decano di Windsor David Conner ha celebrato la cerimonia. È presidente degli episcopali americani, una confessione che fa parte della Comunione anglicana, dal 2015.
 
 

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