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Una donna moldava era sparita nel nulla circa un mese fa. Oggi la svolta nelle indagini: l'ha uccisa il marito, che si è successivamente suicidato nell’azienda dove lavorava, inscenando un infortunio
SONDRIO - C’è più chiarezza nella vicenda che da settimane teneva l’intera Valtellina col fiato sospeso. Di Svetlana Balica, 44enne di origine moldave, non si avevano più notizie da un mese. Oggi la svolta nel giallo: è stata uccisa dal marito, Nicola Pontiggia, che si è successivamente tolto la vita nella ditta di costruzioni di Morbegno (Sondrio) dove lavorava, inscenando un infortunio.
Conclusioni, queste, raggiunte grazie alle registrazioni video delle telecamere di sorveglianza dell'azienda. I fotogrammi esaminati dagli inquirenti mostrano infatti l’uomo trascinare il corpo senza vita di una donna, presumibilmente della moglie. Un piano che Pontiggia ha messo in atto giovedì 2 novembre di primo mattino, nella giornata di chiusura della ditta: senza alcun intralcio, al buio, l'uomo ha successivamente dato fuoco ad alcuni effetti personali della moglie e ne ha gettati altri. Dopodiché, utilizzando un veicolo della ditta, ha trasportato il cadavere della donna al di fuori del perimetro aziendale, occultandolo chissà dove. Sta di fatto che il corpo della 44enne non è ancora stato ritrovato. Pontiggia, dal canto suo, nel pomeriggio del 2 novembre è rientrato in ditta, dove – con l’intenzione di depistare gli inquirenti, mettendo in scena un incidente – si è tolto la vita.
Secondo le testimonianze raccolte, poche ore prima di morire Pontiggia avrebbe confidato alla sua prima moglie di essere stato lasciato da Svetlana e che la donna non sarebbe più tornata da lui. Un’idea che Pontiggia non ha accettato e che l’ha portato ad architettare, quasi alla perfezione, il suo piano mortale.
