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L'attentato a un meeting politico. Morti almeno dieci civili, diversi i feriti. L'Isis ha rivendicato l'attentato
KABUL - Almeno 18 persone, fra cui otto agenti di polizia e dieci civili, sono morte e numerose altre sono rimaste ferite nell'attentato di un kamikaze oggi contro i partecipanti ad un meeting politico a Kabul.
Lo scoppio dell'autobomba è stato seguito da altre due esplosioni dentro e fuori l'edificio dove si erano riuniti i seguaci di Atta Mohammad Noor, governatore per il partito Jamiat-e-Islami della provincia settentrionale di Balkh, conosciuto per il suo passato di lotta contro i talebani.
Tuttavia il portavoce degli insorti, Zabihullah Mujahid, ha ufficialmente negato qualsiasi coinvolgimento dell'Emirato islamico dell'Afghanistan nell'attentato.
Da parte sua il portavoce della polizia della capitale, Basir Mujahid, ha indicato che le forze di sicurezza a protezione dell'evento avevano identificato l'attentatore suicida che però è riuscito lo stesso a far esplodere il suo veicolo.
La rivendicazione - L'Isis ha rivendicato l'attentato. La rivendicazione è stata fatta attraverso l'agenzia di stampa Amaq dalla sezione Khorasan (Afghanistan-Pakistan) del gruppo guidato dal 'Califfo' Abu Bakr al-Baghdadi.
