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REGNO UNITOC’è l’ISIS dietro all’attentato di Londra

05.06.17 - 08:17
Nota l’identità di una vittima: è una donna canadese. Le autorità: «Conosciamo l'identità degli aggressori»
Keystone
C’è l’ISIS dietro all’attentato di Londra
Nota l’identità di una vittima: è una donna canadese. Le autorità: «Conosciamo l'identità degli aggressori»

LONDRA - A quasi 24 ore dal massacro, è arrivata la rivendicazione che tutti si attendevano. L'ISIS, attraverso il suo “organo di stampa” Amaq, si è attribuito l'attentato di Londra, che sarebbe stato opera dei suoi "combattenti". Lo loro identità non è stata resa pubblica, ma la polizia ha assicurato in un comunicato che sarâ divulgata appena sarà «operazionalmente possibile».

12 arresti - Sul fronte dell’inchiesta, alcune perquisizioni sono state effettuate a Barking, un quartiere multi-etnico ad es di Londra, dove la Polizia ha arrestato 12 persone di età comprese fra i 19 e i 60 anni. Una di queste è in seguito stata rilasciata.

Identificata la prima vittima - È canadese la prima vittima identificata pubblicamente con nome e cognome fra le sette persone che hanno perso la vita nell'attacco terroristico di sabato sera a Londra.

Si chiamava Christine Archibald, secondo quanto riferito dalla sua famiglia in una breve dichiarazione inviata alla Ctv, emittente del Canada, e rimbalzata poi sui media britannici. La famiglia esprime il suo dolore e ricorda il lavoro di "Chrissy" in un ospizio per senzatetto prima del trasferimento in Europa per raggiungere il fidanzato.

Perquisite altre due abitazioni: arresti - La polizia londinese ha fatto irruzione questa mattina verso le 4 locali (le 5 in Svizzera) in altre due abitazioni in un quartiere nella zona est della capitale (a Dagenham) in relazione all'attacco terroristico di sabato sera. Lo scrive il Mail online. Alcune persone sono state arrestate. Un testimone ha detto al giornale di avere sentito una forte esplosione seguita da colpi di arma da fuoco.

«Conosciamo l'identità degli aggressori» - Scotland Yard ha confermato di conoscere l'identità dei tre aggressori dell'attacco di Londra ma di non volere al momento comunicare i loro nomi viste le indagini in corso. Lo ha detto Cressida Dick. La comandante della Met Police non ha voluto rivelare se i tre uomini fossero già finiti o meno nel 'radar' dell'anti-terrorismo britannico.

Barriere lungo il Westminster Bridge - Londra si difende contro possibili nuovi attacchi terroristici. Questa mattina sono state aggiunte nuove barriere lungo il Westminster Bridge per proteggere i pedoni da attentati con automobili e furgoni lanciati contro i passanti. La zona attorno a London Bridge, teatro del sabato sera di sangue, è ancora presidiata dalle forze dell'ordine, in particolare dagli agenti della scientifica.

 
 

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