La donna è morta dopo essere stata colpita da cecità da neve seguita da un ictus
KATHMANDU - Un'alpinista australiana ha perso la vita oggi all'altezza del campo base IV, l'ultimo prima dell'ascesa finale verso la cima dell'Everest, la montagna più alta del mondo. Lo riferisce 'The Himalayan Times'.
Nella sua pagina online il giornale cita un responsabile del ministero del Turismo nepalese nel campo base secondo cui la donna, Maria Elizabeth Strydom di 34 anni, che era accompagnata dal marito nella scalata, è morta dopo essere stata colpita da cecità da neve seguita da un ictus.
La donna, si è appreso, aveva negli anni scorsi compiuto diverse ascensioni a vette di tutto il mondo, fra cui il Denali in Alaska, l'Aconcagua in Argentina, l'Ararat in Turchia e il Kilimangiaro in Africa.
Il suo decesso è avvenuto soltanto alcune ore dopo quello dell'olandese Eric Arnold che, dopo aver conquistato ieri l'Everest al suo quinto tentativo, si è sentito male nella discesa al campo base IV