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Così Dimitris Avramopoulos, commissario europeo all'immigrazione
BRUXELLES - "Schengen è la conquista più grande dell'Unione europea, non è il problema. Se mettiamo in pratica tutti gli strumenti che prevede, l'Europa sarà più sicura e coerente e non avremo bisogno di barriere". Lo ha affermato il commissario europeo all'immigrazione Dimitris Avramopoulos a chi vorrebbe chiudere le frontiere nell'UE, o erigere muri.
Avramopoulos, che oggi ha visitato il centro di accoglienza di Dreiskirchen, alle porte di Vienna, ha anche dichiarato che "il regolamento di Dublino deve essere rivisto. Stiamo studiando come farlo. Entro la fine dell'anno daremo la nostra valutazione. Si tratta di aspettare un paio di mesi. Non dobbiamo fare le cose in fretta. Ma per il momento deve essere applicato" così com'è.
"Non siamo nella posizione di valutare quali saranno i numeri della crisi dei profughi in futuro. Ci stiamo preparando ad affrontare la situazione come abbiamo il dovere di affrontarla", ha spiegato riferendosi al meccanismo permanente per i ricollocamenti che la Commissione europea presenterà nei prossimi giorni. "Accogliere chi ha bisogno di protezione internazionale è un dovere morale - ha detto -. Ma occorre distinguerli dai migranti irregolari, che saranno rimpatriati".
Parlando delle politiche della Commissione europea, Avramopoulos ha inoltre posto l'accento sulla necessità di rafforzare i "canali per l'immigrazione legale".
Il commissario ha poi detto "grazie a Germania e Austria, ai loro cittadini e alle organizzazioni non governative per l'accoglienza dei rifugiati di questi giorni. È un esempio dell'umanità e della solidarietà europea".
Avramopoulos ha anche annunciato lo stanziamento all'Austria di 5 milioni di euro dei fondi di emergenza per l'accoglienza e le capacità amministrative, che vanno ad aggiungersi a 97 milioni già previsti per il 2014-2020.
ats ansa
