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ITALIAPedofilia, baby calciatori vittime di due 'orchi' in 4 anni

06.05.15 - 19:12
Due collaboratori di una società trevigiana sono accusati di abusi sessuali, uno di essi è già stato condannato
Foto archivio
Pedofilia, baby calciatori vittime di due 'orchi' in 4 anni
Due collaboratori di una società trevigiana sono accusati di abusi sessuali, uno di essi è già stato condannato

PADOVA - Non un orco, ma due. Un incubo la pedofilia per una società di calcio trevigiana, che ha visto i propri baby atleti vittime di abusi sessuali compiuti da propri collaboratori, per due volte nell'arco di meno di quattro anni. Era già accaduto nel 2011, ed è capitato di nuovo oggi. L'accusa a carico di un accompagnatore del club è sempre la stessa: violenza sessuale. I reati sarebbero stati commessi su una decina di giovani giocatori tra i 13 e i 17 anni di età.

Nel 2011 c'era stato l'arresto di quello che all'epoca era il massaggiatore della squadra. In quel caso i carabinieri di Castelfranco avevano stretto le manette ai polsi di un 77enne - l'uomo collaborava anche con altre società sportive - dopo la denuncia di un padre, che aveva segnalato agli investigatori le rivelazioni fattegli dal figlio. L'anziano massaggiatore era stato in seguito accusato di aver abusato di tre baby-calciatori durante i ritiri della squadra e condannato a 7 anni di reclusione.

I militari dell'Arma si sono trovati ora lo stesso identico copione dell'indagine precedente. L'uomo, un padovano di 40 anni che svolge varie mansioni nella società sportiva, avrebbe abusato sessualmente dei ragazzini in varie situazioni. Dieci, al momento, le vittime individuate dai Carabinieri, coordinati dalla magistratura di Padova. Le indagini sono iniziate un mese fa. Un insegnante si era rivolto alle forze dell'ordine dopo aver raccolto la confidenza di un suo studente, un 16enne ormai ossessionato dalle violenze subite. Ad insospettire l'insegnante era stato il disagio espresso negli ultimi dal ragazzo a scuola. Il giovane aveva poi raccontato la propria sofferenza anche agli investigatori, sostenendo di aver subito gli abusi dell'accompagnatore, in un caso, anche nella sua camera da letto, mentre i genitori ignari si trovavano in un'altra stanza della casa. Il 40enne, approfittando del ruolo all'interno della società sportiva e della fiducia dimostratagli dalla dirigenza del club, avrebbe sottoposto a violenze i baby calciatori quando li accompagnava in auto alle partite, negli spogliatoi e anche mentre erano sul campo di calcio.

All'inizio si pensava che questo potesse essere un caso singolo. Ma quando l'indagato si è trovato davanti al pm di Padova Roberto Piccione, titolare dell'inchiesta, è emerso che le attenzioni sessuali erano state rivolte dall'uomo ad una decina di giovani atleti, residenti in diverse province. Le altre vittime non sono state ancora sentite.

Gli inquirenti hanno acquisito anche i dati del traffico telefonico del cellulare dell'indagato, soprattutto sms e whatsapp con contenuti espliciti inviati dall'uomo ai giovani giocatori.

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