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ITALIAMilioni di pacchetti di sigarette, sventato maxi contrabbando

27.11.14 - 20:23
L'organizzazione criminale è costata allo Stato italiano oltre 90 milioni di euro
Milioni di pacchetti di sigarette, sventato maxi contrabbando
L'organizzazione criminale è costata allo Stato italiano oltre 90 milioni di euro

TORINO - Milioni di pacchetti di sigarette che prendevano quella dei Paesi europei per essere vendute al mercato nero ai bordi delle strade. La guardia di finanza di Torino ha smantellato una delle più grandi organizzazioni di contrabbando nel Vecchio Continente, che in soli tre anni ha arrecato un danno allo Stato di oltre 90 milioni di euro, tra accise e imposte non versate.

Diciassette le ordinanze di custodia cautelare eseguite tra Italia e Germania su ordine della procura di Torino, che ha posto sottosequestro la Yesmoke di Settimo Torinese, la fabbrica che un recente film documentario descrive come paladina della lotta alle multinazionali del tabacco.

Il cuore dell'ingegnoso sistema, in cui erano coinvolte persone e società - spesso fittizie - anche in Germania, Svizzera, Ucraina, Moldavia e Turchia, era proprio a Settimo Torinese. Qui si trovano gli stabilimenti della Yesmoke, società fondata nel 2007 dai fratelli Carlo e Giampaolo Messina e diventata in poco tempo un piccolo caso di imprenditoria dopo che aveva sfidato i grandi colossi internazionali del tabacco immettendo sul mercato 'biondè a basso prezzo rispetto alla concorrenza.

Una sfida che sembrava vinta: lo stabilimento dava lavoro a una sessantina di persone, gli affari andavano bene e l'area di diffusione dei prodotti sembrava sempre più allargarsi. Fino a oggi: i fratelli Messina sono stati arrestati insieme ad altri dirigenti e dipendenti della società, che è stata sequestrata per ordine del giudice per le indagini preliminari Roberta Vicini.

L'inchiesta, coordinata dal pubblico ministero Marco Gianoglio, ha evidenziato che le sigarette destinate al mercato fuori dall'Unione Europea non raggiungevano quasi mai (nel 90% dei casi) la destinazione. I tir che le trasportavano facevano percorsi arzigogolati e fantasiosi per le strade dell'Unione, probabilmente per giustificare la lunghezza dei viaggi, e tornavano vuoti agli stabilimenti di Settimo dopo avere scaricato il carico chissà dove.

Benché tutti i beni siano sotto sequestro, la Yesmoke non interromperà la produzione. Il magistrato ne ha disposto il commissariamento affinché i lavoratori possano mantenere il proprio posto e le consegne legali possano continuare: "Ci siamo posti - ha detto Gianoglio - il problema di quali fossero le sorti dell'azienda, perché c'è una parte consistente di questa dedicata al commercio lecito".

 

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