Ha scontato nove mesi di carcere ed è uscito con due giorni di anticipo rispetto alla data prevista
TEL AVIV - L'ex soldato israeliano Elor Azaria, condannato e incarcerato per omicidio colposo per aver sparato a un aggressore palestinese già ferito e a terra, è stato rilasciato dalla prigione dopo nove mesi di pena con due giorni di anticipo rispetto alla data prevista di liberazione.
Azaria era stato condannato inizialmente a 18 mesi da un tribunale militare in un processo che polarizzò l'opinione pubblica anche con manifestazioni di piazza pro e contro il soldato. La pena fu poi ridotta a 14 e quindi, per decisione del capo di stato maggiore Gadi Eisenkot, a 9 mesi.
I fatti per cui è stato incriminato e condannato risalgono al marzo del 2016, nel pieno della cosiddetta 'Intifada dei coltelli', quando a Hebron, in Cisgiordania, Azaria sparò al palestinese Abdel Fattah al-Sharif, che aveva appena accoltellato un altro soldato israeliano e che era stato colpito e ferito dalla reazione degli altri militari e si trovava già a terra. Azaria si è sempre difeso sostenendo di temere che al-Sharif avesse addosso un corpetto esplosivo.