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STATI UNITIAids, il pensiero positivo aiuta

18.04.17 - 16:51
Archivio Keystone
Aids, il pensiero positivo aiuta

CHICAGO - Imparare a 'pensare positivo' e vivere esperienze felici aiuta a gestire lo stress e può migliorare la risposta all'hiv: lo hanno verificato su alcuni uomini, cui era stato da poco detto di essere sieropositivi, i ricercatori della Northwestern university. Dopo aver appreso a 'vivere' esperienze positive, si è visto nel sangue di questi pazienti un calo della carica del virus e un minor ricorso agli antidepressivi.

«Anche nel mezzo di un'esperienza stressante come risultare positivi al test dell'hiv, insegnare alle persone a sentirsi felici, calme e soddisfatte sembra influenzare molto la salute», commenta Judith Moskowitz, coordinatrice dello studio, pubblicato sul Journal of Consulting and Clinical Psychology. Nella ricerca sono state insegnate a 80 uomini una serie di 8 'abilità' per vivere più emozioni positive con cinque sessioni settimanali. I risultati sono stati poi confrontati con un altro gruppo di 79 volontari che non hanno fatto niente.

Gli si è insegnato a riconoscere un evento positivo al giorno, goderlo e registrarlo in un diario o dirlo a qualcuno, iniziare un diario giornaliero della gratitudine, elencare un proprio punto di forza al giorno e verificare come lo si è usato recentemente. Poi darsi un obiettivo raggiungibile ogni giorno e rilevare i progressi, segnalare un fattore stressante minore al giorno ed elencare i modi in cui questo evento può essere rivalutato positivamente. Infine praticare un piccolo atto di gentilezza al giorno, ed esercizi di respirazione e concentrazione per 10 minuti al giorno.

Quindici mesi dopo, il 91% delle persone che hanno seguito le sessioni aveva la carica virale soppressa rispetto al 76% del gruppo di controllo. Vi sono state differenze anche a livello mentale. All'inizio dello studio circa il 17% delle persone di entrambi i gruppi prendeva antidepressivi. Quindici mesi dopo, chi aveva lavorato sulle emozioni era rimasto al 17%, mentre negli altri il loro uso era salito al 35%.

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