Cerca e trova immobili
Ha rifiutato d’incontrare il presidente il padre del primo militare americano morto in missione sotto Trump
MIAMI - Quando, il 1° febbraio scorso, la salma del navy seal William “Ryan” Owens è stata riportata negli Stati Uniti dallo Yemen in cui era morto in missione, Donald Trump e la figlia Ivanka avevano accolto il feretro alla base aerea di Dover, nel Delaware. Era la prima volta dal suo arrivo alla Casa Bianca che il presidente rendeva omaggio a un militare deceduto in combattimento. Ora che montano le critiche sull’opportunità di quell’operazione militare, però, a parlare è il padre di Owens che rivela come quel giorno rifiutò di incontrare Donald Trump.
«Una missione stupida»
«Mi dispiace, non voglio vederlo», disse al cappellano che gli comunicava con pochissimo preavviso l’arrivo del presidente. «La mia coscienza non mi permetteva di parlargli», ha spiegato Bill Owens al Miami Herald. All’arrivo di Trump a Dover, Bill Owens e la moglie si erano così ritirati in una stanza accanto alla camera ardente mentre il presidente e Ivanka rendevano omaggio a Ryan.
A trattenere i genitori del Navy Seal dall’incontrare Trump erano le perplessità sulla missione in cui è morto il loro figlio 36enne il 28 gennaio scorso. «(Trump) era entrato in servizio da poco più di una settimana, perché si è dovuta fare quella stupida operazione militare in quel momento? Perché?», si è chiesto Bill Owens parlando al quotidiano della Florida. «Per i due anni precedenti nessun soldato era stato impiegato in operazioni di terra nello Yemen perché non c’erano obiettivi che valessero il sacrificio di vite americane. E ora, all’improvviso, dovevamo mettere in scena una cosa così?», ha aggiunto.
«Non nasconderti dietro alla morte di mio figlio»
Ryan e 29 civili persero la vita in quella missione, che mirava a sequestrare cellulari, laptop e informazioni sui terroristi e in cui «tutto andò storto», come hanno raccontato ufficiali militari al New York Times. Ora la famiglia di Ryan e molti critici chiedono un’indagine: «Non nasconderti dietro alla morte di mio figlio per evitare un’inchiesta», ha intimato Bill Owens a Trump. «Voglio un’inchiesta. Il governo deve a mio figlio un’inchiesta», ha aggiunto.
