In base alla decisione, quindi, in Iraq resteranno operativi una cinquantina di dipendenti non iracheni e circa 700 impiegati locali. Saranno riposizionati nel nord del Paese e nei Paesi vicini, ha precisato Dumani, che ha anche aggiunto: "non possiamo proteggere una popolazione se non siano noi stessi al sicuro". Mentre le attività della Croce rossa andranno a ridursi, la popolazione, ha detto ancora Nada Dumani, "ha enormemente bisogno di noi".
ATS