Cerca e trova immobili
Nel gigante della batosta azzurra trionfa Carlo Janka, che sulle nevi "umide" di Whistler regala alla Svizzera la seconda medaglia del metallo più nobile alle Olimpiadi canadesi.
Un oro meritatissimo quello di Janka, talento ormai ultraconsolidato, che regala al suo Paese un titolo che non vinceva dai Giochi di Sarajevo del 1984, con Max Julen.
"Certo, sto molto bene - dice lo sciatore, festeggiato dai suoi connazionali - tutte le emozioni arrivano dopo la gara. È stato bellissimo stare in cima al podio, quando mi hanno messo la medaglia attorno al collo: un'emozione fortissima"
L'argento nel gigante è andato al norvegese Kjetil Jansrud, altro campione emergente, il bronzo al connazionale Aksel Svindal, alla terza medaglia a Vancouver.
Dopo la prima manche, però la partita sembrava apertissima: i primi cinque erano racchiusi in 21 centesimi e persino il nostro Max Blardone, poi arrivato 11esimo, era quarto: "La pressione era grande prima della seconda manche - spiega Janka - ma io mi sono mantenuto freddo fin dalla partenza. Credo sia stato questo il segreto del mio successo".
AGR
