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ATTUALITÀMercato azionario svizzero, i difensivi mitigano la correzione

18.08.14 - 10:23
Nestlé è stato l’unico titolo dello SMI a concludere la settimana in positivo
Foto Keystone
Mercato azionario svizzero, i difensivi mitigano la correzione
Nestlé è stato l’unico titolo dello SMI a concludere la settimana in positivo

LUGANO - Siamo ormai oltre la metà delle pubblicazioni trimestrali delle società svizzere e un primo bilancio è da considerarsi tiepido. Se da una parte non ci sono stati segnali particolarmente negativi per quanto riguarda i consuntivi, il mercato non ha ricevuto indicazioni sufficientemente incoraggianti per giustificare rialzi di stime per la fine dell’anno, ed è quindi sembrato più incline a reagire negativamente alle variabili macro che indicano come l’economia non sia ancora su binari di crescita sostenibile, e ai recenti eventi geopolitici che si profilano in queste settimane come gli eventi determinanti per l’orientamento delle maggiori borse mondiali.

In virtù del suo peso all’interno dell’indice, Nestlé, con un risultato positivo, ha comunque sostenuto lo SMI (Swiss Market Index), mettendo un freno perlomeno temporaneo alla correzione in atto da due settimane a questa parte e trattenendo a stento la quotazione a ridosso degli 8200 punti, quindi al livello dell’ultimo bottom in ordine cronologico dello scorso 14 aprile. Nestlé è anche stato l’unico titolo dello SMI a concludere la settimana in positivo distanziando di oltre 2% tutti gli altri sulla settimana. Il merito di Nestlé è di aver ristabilito brillantemente il tasso di crescita organica entro i livelli che definiscono il cosiddetto Nestlé model, ossia nella fascia 5% - 6%, passando dal deludente +4.1% del 1T14 ad un tasso implicito del 5.2%. Ancora più positivo l’andamento nei paesi emergenti, dove la crescita si situa attorno al 10.9%, in crescita dell’8.5% del trimetre precedente. Va comunque rilevato che i margini si sono contratti a causa dell’aumento dei prezzi di sourcing nei prodotti lattieri, e con l’aggravio di un’aliquota fiscale più sfavorevole, anche gli EPS erano in diminuzione del 7%. Per gli investitori, l’ago della bilancia è stato il varo di un nuovo programma di riacquisto titoli da 8 mia CHF che si estenderà fino al 2015, e la conferma della rinuncia ad acquistare la divisione di nutrizione medica di Danone, un’operazione che avrebbe inciso pesantemente sul FCF (Free Cash Flow) ed avrebbe avuto un eccessivo effetto diluente, non gradito agli azionisti.

 

L’altro settore difensivo che ha svolto molto bene questo suo ruolo durante la scorsa settimana è l’assicurativo. Sia le compagnie di seconda fascia come La Bâloise (che ha comunicato unicamente succinte anticipazioni in attesa della conferenza più dettagliata il 28.08), sia la maggiore capitalizzazione settoriale Zurich Insurance Group, hanno prodotto solidi risultati. In particolare quest’ultima, con risultati in linea con le aspettative, ha saputo rispondere alle attese del mercato, divenute improvvisamente pessimistiche dopo che i maggiori concorrenti americani avevano pubblicato cifre deludenti. Zurich ha invece tenuto bene nel mercato statunitense, realizzando una crescita comunque inferiore a quella del 1T14. Ciò è bastato a far passare in secondo piano il fatto che lo sviluppo del reddito da premi assicurativi del gruppo, dopo alcuni anni di buona e regolare crescita, ha denotato un rallentamento. Anche l’utile netto è stato vistosamente inferiore, tuttavia questo è da ricondurre ad una imposizione fiscale del 32% (contro i 23% del 1T14) incorsa a causa di varie posizioni one-off addebitate al 2T14.

Una voce fuori dal coro è invece stata Swiss Re, il cui percorso in relativo a Zurigo ha invertito la tendenza sin dalla fine dello scorso anno e permane debole. I risultati sono stati solo leggermente inferiori alle aspettative, ma una buon contributo al risultato netto viene dall’ ottimo andamento degli investimenti finanziari. Per tutto il settore assicurativo, rimane comunque intatto uno degli argomenti principali per gli investitori, ossia il dividendo. In tutte le principali compagnie è stato sottolineato come la politica di continuità di un elevato DY rimane invariata.

Per Adecco rimandiamo alla Company Note di prossima pubblicazione, mentre per lo SMI, settimana prossima l’unica pubblicazione di rilievo sarà quella di Geberit.

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