Alimento tradizionale della cucina giapponese, deve essere utilizzato sempre fresco: ha una vita di pochi minuti
MILANO - Uno studio pubblicato in America evidenzia come alcuni alimenti e diverse spezi e possono contribuire ad innalzare la soglia del dolore da parte del corpo. Tra gli alimenti virtuosi, tradizionalmente noti, troviamo molti insaporitori come aglio, peperoncino, cannella e senape ma anche un condimento poco noto come il wasabi.
Il wasabi è un estratto, in forma di pasta, del rizoma della Wasabia japonica, una specie di rafano giapponese, appartenente alla famiglia delle Brassicaceae. Si tratta di un preparato di colore verde intenso e dal sapore intenso e piccante che una volta provato non si scorda facilmente.
Il Wasabi è un condimento tradizionale della cucina giapponese, utilizzato anche in accompagnamento al sushi e al sashimi (pesce crudo). Ma attenzione, deve essere utilizzato sempre fresco poiché il suo aroma ha una vita molto breve: di qualche minuto appena.
Il Wasabi, come il peperoncino, contiene la capsaicina, un principio attivo in grado di agire sui recettori del dolore, portando a liberazione di endorfine e altre sostanze antinfiammatorie in grado di produrre un’azione antidolorifica. Ecco spiegato perché i valorosi guerrieri giapponesi, i Samurai, avevano nel Wasa bi il segreto della loro resistenza al dolore e alle condizioni avverse.
Quando affrontate questa salsa (o “namida”, che non per nulla significa lacrima), non temete: l’elevato grado di piccantezza, il bruciore e la lacrimazione fortificano il corpo, rendendolo invincibile (o quasi)...