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CANTONEInterrogazioni «tendenziose», bacchettato Pronzini

24.02.17 - 16:53
Il Governo ha richiamato gli interroganti alle proprie responsabilità, criticando «l’indegna formulazione in atti pubblici di ingiustificati attacchi personali» ai collaboratori dell’Amministrazione
TiPress
Interrogazioni «tendenziose», bacchettato Pronzini
Il Governo ha richiamato gli interroganti alle proprie responsabilità, criticando «l’indegna formulazione in atti pubblici di ingiustificati attacchi personali» ai collaboratori dell’Amministrazione

BELLINZONA - I toni dell’interrogazione presentata da Matteo Pronzini lo scorso 22 febbraio, nella quale veniva pesantemente accusato di negligenza il medico cantonale in riferimento alla vicenda del 73enne di Ponte Tresa morto per un'overdose di farmaci, ha fatto perdere la pazienza al Consiglio di Stato che, a conclusione della propria seduta settimanale, durante la quale sono state evase quattro interrogazioni del deputato MPS, ha ritenuto necessario diffondere un «richiamo generale affinché gli atti parlamentari continuino ad essere uno strumento di esercizio dell’alta vigilanza, ma nei modi opportuni».

Nel caso specifico viene ritenuto inammissibile dal Consiglio di Stato che un alto funzionario – segnatamente il Medico cantonale, sicuramente fra i funzionari pubblici maggiormente sollecitati – nel contesto di attacchi isolati per origine ma reiterati nel tempo attraverso numerosi atti parlamentari, nel corso delle ultime due settimane venga definito «negligente», «con poca voglia di fare», «assente», «superficiale» e «incompetente».

Il Consiglio di Stato, si legge in un comunicato, deplora questa «azione denigratoria» che ha coinvolto anche altri funzionari, in particolare il Capo dell’Ufficio di sanità, tanto più perché riferita a «vicende ancora all’esame o sulle quali sono in corso inchieste penali», sulle quali non è quindi ammesso esprimersi o difendersi entrando nel merito delle fattispecie.

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