Alcuni consiglieri comunali puntano il dito contro la gestione del verde cittadino: «Stragi non annunciate»
CHIASSO - «Chiasso, appena gira la testa si accende una motosega». È quanto lamenta Jessica Bottinelli co-coordinatrice Verdi del Mendrisiotto e presidente della direzione dei Verdi cantonali che, assieme ad altri consiglieri comunali denuncia quanto nelle ultime settimane sta succedendo a Chiasso.
«Si pensi solo all’indecente taglio dei maestosi platani del parco in via Comacini, alcune settimane fa il cedro quasi secolare davanti alle commerciali e oggi tocca, in sordina come sempre, alla magnolia grandiflora che accoglieva i viaggiatori alla dogana di Ponte Chiasso».
Le motivazioni addotte a sostegno dei dagli non convincono Bottinelli: «Scuse, sempre le stesse: era malato, impediva il cantiere, ragioni di sicurezza… Siamo stufi di sentire queste bugie! Una città come Chiasso non può fregiarsi del logo di “città dell’energia” cambiando le lampadine e poi compiere queste stragi senza annunciarlo anticipatamente».
I consiglieri comunali chiedono al Municipio di prendere posizione e di «rassicurare i cittadini che ulteriori scempi di questo genere non verranno compiuti, intraprendendo i passi necessari anche con le autorità cantonali».