Soddisfatti dell'obiettivo finanziario, ma non sulla timidezza dimostrata dal Governo sulla volontà di procedere alla revisione dei compiti dello Stato e della riduzione dei costi
BELLINZONA - E' un PLR non completamente soddisfatto del pacchetto di misure presentato oggi dal Governo per raggiungere il riequilibrio delle finanze cantonale entro fine legislatura. I liberali radicali, infatti, si aspettavano provvedimenti più incisivi sui costi. Tuttavia si esprime soddisfazione per il fatto che il Consiglio di Stato abbia raggiunto «l'obiettivo finanziario» e che l'esecutivo sia «compatto dietro a tutte le misure presentate».
L'unico punto debole rilevato sta nella timidezza dimostrata dal Governo cantonale nel «ridurre i costi dell'apparato statale e della burocrazia e per rivedere i compiti dello Stato».
Quella della riduzione dei costi e della revisione dei compiti dello Stato è ormai un classico. Il timore del PLR è che se non si procederà a questi due punti, l'unica alternativa sarà quella di aumentare le imposte per tutti. «Un'alternativa alla quale il PLR si oppone».
Secondo il PLR gli obiettivi imprescindibili sono due: i conti in pareggio entro la fine della legislatura e investimenti strategici a lungo termine, ritenuti quest'ultimi «fondamentali per il futuro del nostro Cantone». E secondo il PLR il Governo non si impegna abbastanza per rivedere le priorità dei compiti dello Stato.
E per il futuro? «Una visione che deve sfociare in progetti di sviluppo. «Assieme alla fibra ottica a domicilio, il PLR propone la rivalorizzazione degli edifici dismessi e, in vista dell'approvazione a livello federale della riforma III dell'imposizione delle imprese, chiede una modifica della legge tributaria che riduca dal 9 al 6.5% l'aliquota di imposizione sugli utili. Un gruppo di lavoro composto da deputati liberali radicali in Gran Consiglio, coordinato dal Vicepresidente Nicola Pini, è attualmente al lavoro con l’intento di presentare a breve ulteriori proposte per quanto concerne il piano di investimenti proposto da Rocco Cattaneo».