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Dopo il 13enne malmenato a Giubiasco, emergono altri casi di bullismo. Le componenti di una "gang" femminile multate per un pestaggio alle medie di Bellinzona
BELLINZONA - Tutto è cominciato per via di un ragazzo. Il “branco” geloso sceglie il bersaglio, lo accerchia: prima le prese in giro, gli insulti; poi le minacce telefoniche, lo stalking su Facebook. Si passa agli schiaffi. Finché un giorno la vittima trova ad aspettarla fuori da scuola sette compagne malintenzionate: la buttano a terra, due la immobilizzano e una terza la prende a calci. Si raduna una folla e nessuno fa niente. Anzi acclamano, incitano alla violenza. La scena risale a due anni fa ed è contenuta in un video trasmesso alla Polizia cantonale, di cui tio.ch/20minuti è venuto in possesso (vedi allegato). Un video che abbiamo volutamente sfocato per non rendere riconoscibili i volti.
Le sanzioni - Postato sui social network e condiviso dal “branco”, il filmato ha girato per settimane tra nuovi insulti e commenti offensivi. Trenta tra minorenni e maggiorenni, ragazzi e ragazze sparsi per tutto il Ticino sono stati convocati dagli agenti in quanto testimoni o complici del linciaggio virtuale, consumatosi sul web. Per sei ragazze tra i 13 e i 17 anni che quel pomeriggio erano lì, alle scuole medie di Bellinzona 1, nei mesi scorsi sono invece scattate le sanzioni del Magistrato dei minorenni. Nelle scorse settimane l'ultima condanna, a una 20enne della regione.
"Presi provvedimenti" - Nonostante la gravità dei fatti, finora la vicenda era rimasta sommersa: nota agli insegnati e agli studenti, non è uscita dalla scuola perché «questi casi richiedono riservatezza» osserva Francesco Vanetta del Decs, che conferma tuttavia l'accaduto. «L'istituto ha preso i provvedimenti disciplinari del caso» aggiunge il direttore dell'Ufficio dell'insegnamento medio, che ricorda ad ogni modo come «gli studi dicono che in Ticino il fenomeno del bullismo ha un'incidenza inferiore al resto della Svizzera, anche se certamente molti casi continuano a non venire a galla».
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