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CANTONESexting e cyberbullismo sul set

07.10.14 - 07:59
Al via giovedì le riprese di Take Control, film ticinese sul fenomeno che lentamente si sta facendo largo anche tra i nostri giovani
Colourbox
Sexting e cyberbullismo sul set
Al via giovedì le riprese di Take Control, film ticinese sul fenomeno che lentamente si sta facendo largo anche tra i nostri giovani

LUGANO - Basta un click perché la vita di Claudia vada in frantumi, un video hot girato con il compagno Giacomo finisce infatti in rete e per la giovane è l’inizio della fine. Ispirato a fatti realmente accaduti, il film Take Control del regista biaschese Marco Bitonti affronta il delicato tema del sexting e del cyberbullismo, una preoccupante realtà che lentamente si sta facendo largo anche tra i nostri giovani e i cui effetti possono essere davvero devastanti.

Un soggetto importante che ha incontrato subito il sostegno del produttore Joel Fioroni: “Mi piace sostenere registi emergenti che come me cercano di crescere all’interno del mondo cinematografico”, ci confessa.

Quando hai letto la trama non hai avuto dubbi, questo era un cortometraggio che bisognava realizzare:
"Vero. Quando mi è arrivata la proposta di Marc il termine sexting, per una serie di casualità, aveva cominciato a comparire qui e là nella mia quotidianità: programma visti, articoli letti. Trattandosi di un fatto di cronaca, la storia c’era già, bisognava solo renderla più cinematografica".

Quanto sapevi del sexting e del cyberbullismo prima di seguire questo progetto?
"Poco nulla. Per questo abbiamo fatto un grande lavoro di ricerca, prima di tutto bisognava capire bene l’universo in cui si muovono i personaggi".

Hai 23 anni, queste potrebbero essere problematiche che ti hanno direttamente o indirettamente sfiorato. Nulla?
"La cosa sorprendente è proprio questa, parlando anche con i miei collaboratori ci siamo resi conto di molte cose. Il sexting come si sta diffondendo a macchia d’olio coinvolgendo fasce d’età sempre più giovani, addirittura entrando nelle scuole medie: ragazzi che hanno 13-14 anni giocano a collezionare le foto delle loro compagne. Una realtà della quale non avevo nessuna idea. Nemmeno la potevo immaginare. Anche se il nostro film tratta di una coppia più grande, la realtà è questa: il fenomeno tocca anche i giovanissimi".

Avete parlato con qualcuno che ha vissuto questa esperienza?
"Non direttamente con chi ha subito, piuttosto con persone che erano direttamente o indirettamente coinvolte. È vero poi che casi gravi come il nostro, in cui la protagonista arriva quasi al suicidio – nella realtà si è tolta davvero la vita nel film ci fermiamo un attimo prima – sono estremi".

Take Control, si può riprendere il controllo?
"Prendi il controllo, certo. Vogliamo dare allo spettatore questa consapevolezza, il fatto che si può prendere in mano le redini della situazione per non arrivare a farsi travolgere dagli eventi".

La scelta del cast com’è avvenuta? Abbiamo un’attrice a impersonare Claudia e un apprendista giardiniere con il pallino della recitazione a calarsi nei panni di Giacomo, i due protagonisti del film. Era voluto l’accostamento tra professionisti e non?
"Non proprio, è successo e da una parte non mi dispiace avere professionisti e non sul set. Tutti hanno un’esperienza alle spalle nella recitazione e l’équipe funziona. Gli attori che hanno esperienza del resto interpretano ruoli che richiedono proprio un lavoro sul personaggio mentre gli altri interpretano personaggi che sono molto simili a loro nella realtà".

Inizierete a girare il 9 ottobre, paura o dubbi?
"Ora è molto difficile raccogliere gli ultimi soldi per coprire le spese. Abbiamo moltissimi partner con noi Polivideo, televisione, Pro Juventute, Cantone, però non siamo ancora riusciti a raggiungere il budget completo per cui l’appello è sempre aperto: qualsiasi aiuto anche piccolo è il benvenuto. Per il resto siamo prontissimi".

Come verrà distribuito?
"Abbiamo appena ufficializzato una bellissima collaborazione con il Cantone che ci aiuterà a distribuire il film nella scuole come strumento didattico, poi c’è Pro Juventute che lo utilizzerà all’interno della campagna mediatica “Just a moment before” che coprirà tutta la Svizzera. Passerà di sicuro in televisione e poi, visto che è un film, sfrutteremo tutti i festival".

Quando è prevista l’uscita?
"Per Natale penso sarà pronto".

Finanziamenti permettendo?
"A questo punto manca talmente poco che io lo porto avanti lo stesso. Insomma se non arrivano i soldi, ce li metto io. Mi rovinerò ma il progetto è troppo importante perché si areni. In tutti i casi ogni contributo è benaccetto anche a film fatto".

More info: sexting-film.com

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