Quella situata in via Muraccio ad Ascona è stata temporaneamente chiusa a chiave per evitare la sparizione «di decine di libri»
ASCONA - «Chiuso per saccheggio continuo». È quanto si legge su un cartello affisso sulla porta della bibliocabina di Ascona, che da alcuni giorni è infatti chiusa a chiave. Dalla piccola biblioteca, da poco più di un mese disponibile all’interno di un’ex cabina telefonica situata davanti alla scuola dell’infanzia in via Muraccio, sparivano decine di libri. «Qualcuno ne portava via anche trenta alla volta» ci spiegano i promotori.
E quel qualcuno è stato colto in flagrante proprio qualche giorno fa: «Si tratta di una signora, che stava uscendo dalla cabina con due sacchi pieni di volumi». Da qui la decisione di chiudere a chiave la biblioteca in miniatura, perlomeno temporaneamente. «Le bibliocabine non sono fatte per essere saccheggiate» affermano ancora i promotori. L’intenzione è comunque di riaprire quella di via Muraccio verosimilmente tra un paio di settimane. Per ora gli utenti che desiderano prendere o depositare dei libri sono invitati a chiamare i responsabili della cabina.
Con la disattivazione dei telefoni pubblici, le bibliocabine sono spuntate a decine su tutto il territorio ticinese. In sostanza si tratta di strutture per il “bookcrossing”, che permette lo scambio gratuito di libri.