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AGNOTitoli univeritari, l'Issea: «La questione non è chiusa»

19.02.16 - 23:06
Issea contesta il Decs che oggi informava della sentenza del 9 febbraio del TF in cui si confermava la costituzionalità della legislazione ticinese sulla protezione delle denominazioni universitarie
Titoli univeritari, l'Issea: «La questione non è chiusa»
Issea contesta il Decs che oggi informava della sentenza del 9 febbraio del TF in cui si confermava la costituzionalità della legislazione ticinese sulla protezione delle denominazioni universitarie

AGNO - Dall'Issea di Agno, e più precisamente dal suo amministratore unico, l'avvocato Massimo Silvestri, è giunta in redazione una breve nota in cui si contesta sostanzialmente il comunicato diramato venerdì pomeriggio dal Dipartimento dell'Educazione, della Cultura e dello Sport (Decs) riguardante la sentenza del Tribunale federale che ha «confermato la legislazione ticinese sulla protezione delle denominazioni protette quali “università”, “scuola universitaria”, “istituto universitario”, “accademia”, “facoltà”, “ateneo”, "politecnico", "alta scuola", inclusi i termini omologhi o analoghi in altre lingue».

«Contrariamente a quanto comunicato dal DECS - scrive l'avvocato Massimo Silvestri - il Tribunale Federale ‎ha stabilito che oggi la censura di violazione della preminenza del diritto federale è senz'altro proponibile se fosse presentato un ricorso contro un atto di applicazione concreto della LUSI che ne criticasse pregiudizialmente la incostituzionalità. Ed è proprio quello che faremo chiedendo la pregiudiziale incostituzionalità della nuova legge cantonale del 1 aprile 2015 per la parte che non prevede un termine transitorio di 8 anni come invece fa la legge federale».
«La questione quindi non è chiusa e verrà subito presentata al Ministero pubblico chiedendo l'annullamento del decreto d'accusa già impugnato e non ancora ripresentato», ha aggiunto Silvestri, che conclude così: «Mi pare la nota del DECS sia quanto meno troppo ottimista se non avventata».

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