Il CyberMobbing degli allievi nei confronti dei docenti si rivela essere un problema non più trascurabile in Svizzera interna. In Ticino casi di docenti filmati con i cellulari, Diego Erba: "Da quest'anno sensibilizzazione all'uso della tecnologia"
LUGANO - "Ti odiamo tutti. Saluti dai tuoi allievi". "Mi piacerebbe tanto prenderti a sprangate". Messaggi per niente tranquillizzanti che alcuni studenti mandano via etere ai propri docenti. Minacce ed intimidazioni che sfociano in vero e proprio mobbing cibernetico; ragazzi che inseriscono in internet annunci erotici, con tanto di fotografia e numero telefonico, di una docente. Gruppi di allievi che, in passeggiata, provocano volontariamente i docenti per poi riprendere le loro reazioni e caricare online i video realizzati. Esempi concreti di una realtà ai più misconosciuta, ma che stando alle parole di Diego Erba, direttore della Divisione della Scuola del Dipartimento dell'educazione, della cultura e dello sport, sembrerebbero non aver ancora varcato le alpi.
Il sito online 20min.ch ha pubblicato oggi un articolo che rivela un problema, quello appunto del Cybermobbing, che, nella Svizzera interna ha costretto i direttori della formazione e delle scuole a dire: "non accettiamo il mobbing". Un'affermazione che, anche solo per la sua necessità, risulta estremamente preoccupante. Il tema è infatti entrato nell'ordine del giorno della riunione che avviene regolarmente tra i direttori delle scuole professionali e delle scuole superiori cantonali.
"Fortunatamente in Ticino non abbiamo mai avuto casi espliciti di mobbing di studenti nei confronti dei docenti -ha spiegato Diego Erba-. Qua e là qualche problemino è sorto, ma si possono contare sulle dita di una mano".
Problemi di che genere?
"Studenti che, durante le lezioni, provocano i docenti in cerca di un confronto. In particolarmente a livello di scuole medie, medie superiori o professionali".
In svizzera interna però sono venuti alla luce casi decisamente più gravi, al punto di doverne discutere tra i rappresentanti di questi ordini scolastici cantonali.
"A me non sono noti fatti di questo livello. I casi di cui le parlavo non rientrano però in questa casistica di situazioni di mobbing. Molto probabilmente, nel caso ve ne fossero stati, i docenti si sarebbero rivolti ai direttori e in seguito ne saremmo stati informati".
Oltr'alpe però è stato deciso di dare il via ad una campagna di informazione nei confronti degli allievi con la quale si intende fare estrema chiarezza sui rischi, anche penali, ai quali i ragazzi si espongono con questi atteggiamenti. In Ticino, nonostante una situazione generale meno preoccupante, vi siete già attivati per evitare situazioni simili o anche meno gravi?