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TICINOGiovani UDC: due No alla depenalizzazione della canapa e alla nuova Lstup

13.11.08 - 22:53
Giovani UDC: due No alla depenalizzazione della canapa e alla nuova Lstup
BELLINZONA - “I Giovani UDC sono coscienti dei notevoli danni che può causare il consumo di canapa al fisico e alla psiche di un giovane e delle persone in generale. Lo sa bene chi lavora nel settore sociale e socio-psichiatrico quali effetti devastanti ha questa sostanza”, così comincia il comunicato stampa del gruppo giovani UDC. Una nota stampa con la quale Lara Filippini, Presidente dei GUDC, pone l'attenzione sugli anni in cui si è tentato di “fare prevenzione, di rendere attenti i giovani ai pericoli connessi all’uso di canapa” attività tutt'altro che facile e che proprio in quanto tale pone il GUDC a chiedersi “cosa accadrà nel caso essa venga depenalizzata? Cosa accadrà quando sarà permesso fumarla ovunque?”.

“I giovani recepiranno un solo messaggio -scrive in serata Lara Filippini-: la canapa non è così pericolosa com’è stato asserito sino ad oggi. Gli iniziativisti poi non aiutano con i loro assurdi messaggi di persone che sanno gestire il consumo di droga, né aiutano le affermazioni del tipo che il consumatore attento alla sua salute sceglierà la canapa con un THC del 3% venduta dallo stato e non quella al 25% offerta ad un costo minore dal mercato nero”. Un allarme lanciato con il tentativo di fare chiarezza, sostengono i giovani UDC, “queste sono solo favolette: il giovane si fuma una canna per cercare lo sballo, non altro! Pertanto, pensare di eliminare il mercato nero depenalizzando il consumo di canapa è una pia illusione. Esso rimarrebbe lo stesso per offrire canapa con un THC superiore a quanto previsto dalla legge”.

La nota stampa continua in seguito affermando che “la sola prevenzione darà pochissimi risultati come con la campagna di prevenzione del tabagismo e dell'alcoolismo tra i giovani. Campagne che hanno sì sensibilmente diminuito i due fenomeni, ma che comunque sono ancora presenti”. Una situazione che porta quindi i GUDC ad affermare che “la depenalizzazione della canapa sia un grossissimo errore, un segnale sbagliato inviato soprattutto a noi giovani: 'Non fumare canapa, però se a 18 anni deciderai di farlo nessuno ti potrà punire'”.

Il secondo No chiesto dai GUDC concerne la modifica della legge sugli stupefacenti, “crediamo che una modifica sia necessaria -scrive Filippini-, ma che non vada fatta in maniera così sconsiderata come proposto dal parlamento”. Proposte che in alcuni articoli “fanno venire i brividi perché aprono la strada all’uso personale di ogni tipo di droga” si legge in conclusione della nota.
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