Il Tribunale distrettuale di Zurigo l'ha riconosciuta colpevole di lesioni gravi
Stando all'atto d'accusa, le due ragazzine hanno ripetutamente ricevuto pugni e calci dal 2008 al 2013. La madre, una prostituta sudamericana, si serviva anche di utensili da cucina per infierire sulle figlie. In varie occasioni, le bambine erano inoltre costrette a dormire per terra e a saltare i pasti.
Per non destare sospetti, la donna non mandava le bambine a scuola quando erano visibili i segni dei maltrattamenti. La vicenda è venuta alla luce nel settembre di un anno fa, quando la madre ha portato la figlia minore in ospedale e un medico si è insospettito.
Durante l'udienza, la donna si è detta pentita delle sue azioni. L'avvocato della difesa ha cercato di convincere la corte che la sua assistita non è un mostro, ma una donna che non sapeva più che pesci pigliare. Il legale si è battuto per una riduzione della pena a due anni con la condizionale, sostenendo che si è trattato di lesioni semplici. La pubblica accusa ha richiesto una condanna a sei ani.
Ats