I rappresentanti del comitato hanno sostenuto stamani davanti alla stampa che l'iniziativa in votazione il 13 febbraio mira a disarmare il cittadino di fronte alla crescente criminalità, indebolendo l'esercito di milizia. Il testo non contribuisce affatto alla sicurezza in Svizzera, ha sostenuto il consigliere nazionale Ulrich Schlüer (UDC/ZH).
L'iniziativa non si occupa delle armi illegali, ma sarà d'intralcio, con una burocrazia mirata e costosa, ai detentori di armi che sono in regola, come tiratori e cacciatori. Quest'ultimi diverrebbero oggetto di sospetti infondati.
Per il consigliere nazionale Oskar Freysinger (UDC) il testo prende di mira la capacità dei cittadini a difendersi. Questo diritto è fondamentalmente rimesso in causa dall'iniziativa, ha sottolineato.
Il comitato è anche convinto che il testo degli ambienti contrari all'esercito, quale il Gruppo per una Svizzera senza esercito (GSsE), ha nel mirino soltanto lo smantellamento delle forze armate.